Giro del Gran Combin
agosto 31-settembre 2,
2016
Un amico mi aveva suggerito
di fare il giro del Gran Combin (un massiccio di montagne nel val
d'Aosta). Con qualche giorni liberi e buone previsione decido di
provare il MTB in alta quota.
Ci sono parecchi
informazione disponibile su varie siti, come:
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www.expemag.com/voyage/viewtopic.php?pid=57151#p57151
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www.camptocamp.org/outings/464189/it/grand-combin-giro-del-grand-combin-da-aosta-in-mtb
-
www.peveradasnc.it/mtb/percorsi/vsiter/grancombin.htm
Primo giorno:
(37 km, D+ 2340 m, 07:40
tempo totale) GPX
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traccia del primo giorno |
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Partenza d'Etroubles nel val
d'Aosta, sulla strada del passo del gran St Bernard. Qualche nuvole
ma le previsione dicono che il tempo dovrebbe migliorare nelle
prossime giornate.
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albergo in Etroubles |
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fotos dal paese |
Si parte direzione Allein
sull'asfalto che lascio dopo 1,5-2 chilometri per imboccare una pista
sulla sinistra, difficile all inizio diviene pedalabile rapidamente e
mi diverto lungo un piccolo canale d'irrigazione. La pista raggiunge
una strada asfalta che conviene prendere sulla destra per passare
sopra il paese di Villa. Comincia una longa salita su fondo buono
nelle alpeggi, si passa una fontana al chilometro 9 proprio quando
la strada diventa sterrata.
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bivio per il paese di Villa |
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salendo sopra Villa |
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c'e una fontana a sinistra delle case |
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panorama sulla valle |
Proseguendo sullo sterrato
per circa 3 chilometri si prende una pista in forta salita sulla
destra, questa pianeggia rapidamente e si pedala piacevolmente fino
al primo bivio che si prende sulla destra, una bella strada
sterrata. Diventa più stretta e si arriva a una vecchia costruzione
“l'arp de praz” dove c'e una sorgente sopra l'edificio ma non so
se e potabile.
Si prosegue sopra l'edificio
verso una struttura metallica per arrivare a un parcheggio dove c'e
una fontana e da dove partono un sentiero per il rifugio Champillon,
e una strada lungo la conca di By che porterà fino a un ovile sotto
la finestra di Durand . La strada e buona e si pedala bene fino al
ovile de Thoules.
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strada lungo la conca de By |
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la finestra da Durand si vede ancora lontana |
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ovile de Thoules, fine della strada |
Li cominciano le cose sul
serio, non e più una strada ma una mulattiera che sparisce nelle
sassi dove ho dovuto spingere-portare la bici per oltre una mezz'ora
molto faticosa. Quando pianeggia la pista si vede un lago appena
sotto il passo. Con pochi metri arrivo con grande soddisfazione alla
finestra di Durand 2797 m slm. E stato veramente la parte la più
dura della giornata e stavo contentissimo di averlo fatto, sicuro che
adesso potevo raggiungere il rifugio Chandrio prima della notte. Il
passo marca il confine con la Svizzera, ma ovviamente non ci sono
controlli d'identita!
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ma, dove il passagio? |
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ultimi metri prima della finestra di Durand |
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Lago sotto il passo |
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alla memorio di Luigi Einaudi |
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informazione in francese |
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Finestra di Durand |
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sull versante nord |
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GPS alla finestra di Durand (lettura altitudine erronata da 170 metri) |
Malgrado le nuvole si vede
la faccia nord della montagna e un paesaggio molto suggestivo. La
pista scende tranquillamente e si pedala bene passando alcuni
trekkers che scendono anche loro. Sono rimasto impressionato della
cortesia di tutti le trekkers che ho incontrato, si spostano subito
sul lato della pista per lasciarmi passare. Un gesto molto simpatico
che ho osservato ogni volta..
Passo un gruppo di francesi
e il loro guida me conferma che la pista che si vede salendo sulla
montagna opposta e quella che porta al rifugio di stasera. Colpo
duro per me che aspettavo essere finito con le salite!
La discesa diviene più
ripida, più tecnica e devo farla a piedi fino al ponte sul torrente.
Da li giro a destra e prendo la prima strada a sinistra che sale
verso il rifugio La strada e buona e la salita non e molto ripida ma
sono stanco e devo farla tutta a piedi per arrivare alla cabane (cosi
chiamano gli rifuggi in Svizzera) Chandrion alle 16:45, dopo quasi
otto ore di camminata. Una birra svizzera aiuta il ricupero!
Ci sono gia alcuni trekkers
e una persona in MTB che fa lo stesso percorso ma nella direzione
opposta alla mia.
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la pista in zigzag che porta alla cabane Chandrion |
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appena visibile cabane Chandrion |
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quasi al rifugio |
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all'arrivo al rifugio |
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vista dalla terrazza del rifugio |
Dopo la registrazione il
guardiano del rifugio mi da il mio numero di “lettino” e mio
numero di tavola dove mangerò stasera. Quando mi chiede da dove
arrivo e sente la mia risposta rimane molto impressionato, ancora di
più dopo avermi chiesto la mia eta!
Il rifugio fu costruito 135
anni fa, e tutto di legno con due guardiani che si occupano della
pulizia, della cucina e della gestione pecuniaria del rifugio che
chiude a meta settembre. Gli dormitori sono piccoli (4x6 m
approssimativamente) e consistono di due piani, in ognuno dormono 8
persone senza nessuna separazione fra loro. Per fortuna ho un posto
lungo la parete e il posto vicino rimunera vuoto, penso che il
guardiano mi ha fatto un favore, per la cuale devo ringraziarlo.
Gli sanitari sono 2 per gli
uomini e 2 per le donne per una capacita di 70 persone! La cena e
servita alle 19:00, la prima colazione fra le 06:30 e le 7:30 e gli
dormitori devono essere vuoti alle 08:00, siamo in Svizzera e
l'orario va rispettato!
Un grosso problema in questo
rifugio: l'acqua non e potabile a causa delle mucche che pascolano
vicino il rifugio, l'acqua si vende a 6 euros per 1,5 l! Per fortuna
mi rimane 1.5 l d'acqua che basterà per la sera e la mattinata.
Dormirò molte male durante
la nota a causa della fatica ma sopratutto dal rumore degli numerosi
“russatori”!
Giorno
2:
(circa 44 km, D+ 2050 m, 8:00 tempo totale) GPX-1 GPX-2
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traccia del secondo giorno |
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Il mio piano era di partire verso le 09:00 ma mi sveglio
presto (facile con questi ronzatori!), prendo la prima colazione,
pulisco la bici, metto dell'olio (sulla catena, non sugli freni) e
torno a riposarmi primo di essere buttato giù alle 08:00 precise.
Nessun nuvolo, montagne
illuminate dal sole nascente, gran spettacolo. Fa freddo e devo
mettere pantaloni e giacca. Discesa gradevole (ma attenzione agli
freni che lavoro parecchio e cominciano a “gridare”) fino al
lago di mauvoisin che si costeggia sul lato sinistra su una bella
strada soleggiata. Se vedono e se sentono le marmotte.
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pronto per un altra giornata |
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riflessi |
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fenetre de Durand senza nuvole |
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lago di mauvoisin |
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lago di mauvoisin |
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marmotte |
Ci sono alcune gallerie,
le più lunghe sono illuminate per arrivare al bordo della diga. La
strada diviene asfalto e arriva all'albergo di mauvoisin dove c'e una
fontana d'acqua potabile e gratuita (niente 6 euros al litro e mezzo
stavolta!).
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nelle galerie |
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informazione |
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alla fine della galeria lunga |
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fontana |
Si scende sempre
sull'asfalto fino a Fionnay, si prosegue fino al bivio segnato per la
cabane de Brunet sulla sinistra. La strada e buona e sale
regolarmente. Ci sono due opzione per raggiungere la cabane de Mille
(mia destinazione stasera):
- una pista più pedalabile
che traversa “lo tseppi” e “les ecures de Mille”,
- un altra più corta ma
meno pedalabile che parte sulla destra poco prima di arrivare alla
cabane de Brunet in una zona di parcheggio auto.
La mia intenzione era di
passare per “lo tseppi” ma ho mancato il bivio e ho seguito la
seconda alternativa. Fu una lunga salita sull'asfalto, quasi un terzo
fatto a piedi, e sulla mulattiera stretta e rocciosa ho dovuto
spingere di nuovo durante un ora abbondante. Mi accolgo che il GPS
si e spento da solo, non tanto contento de questo strumento!
La mulattiera
migliora e diventa pedalabile prima di arrivare a una cresta dove
devo spingere fra le mucche curiose ma no aggressive. Comincio a
faticare e vedo la pista che passa via “lo tseppi”, anche questa
sarebbe stata dura, benché un po più larga e avrebbe dovuto
spingere lo stesso.
La fine del percorso verso
la cabane de Mille e lunga, specialmente perché non si vede il
rifugio, che apparirà solo a l'ultimo momento dopo aver sorpassato
il col de Mille. E un edificio moderno con una guardiana molto
carina e una vista stupenda. Finalmente sono arrivato! sono le
16:30, non ci sono ancora altre persone e mi regalo una bella birra
fresca.
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scendendo |
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Bonatchiesse |
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salendo verso cabane de Brunet |
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picnic preparato alla cabane Chandrion |
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montagne svizzere |
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Mille ancora lontano |
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salendo verso Mille |
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"mia" stradina |
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suggestivo |
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cabane de Mille |
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strada per domattina |
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il rifugio |
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col de Mille |
Il rifugio fu costruito 3
anni fa, può ricevere 40 persone con lo stesso sistema di dormitori
di Chandrion. L'acqua e potabile e abbondante e si può prendere una
doccia per 5 eros. Cena alle 19:00, prima colazione fra le 06:30 e le
07:00, in Svizzera non si sta a letto fino a tarda ora!
Ammirando il paesaggio vedo
un asino che camina da solo sulla pista che porta dalla fine della
strada carrozzabile fino al rifugio, la guardiana mi informa che
funziona da solo: l'autista che porta il rifornimento carica l'asino,
li da una botta e lui camina da solo fino al rifugio. Dal rifugio
loro lo rimangono al ovile dove aspetta la prossima carica.
Altre persone arrivano: una copia
gallese, lui guida di alta montagna che ha gia vinto l'Everest e
altre montagne dello stesso livello, degli francesi e degli svizzeri.
Siamo solo 7 nel dormitorio che può
accogliere 16 persone e si dorme benissimo quando nessuno russa!
Giorno 3:
(40
km, D+ 1370, 7:00 tempo totale) GPX
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traccia del terzo giorno |
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Bella alba sulle
montagne e prima colazione “panoramica”. Il sole non sorgerà sul
rifugio prima dalle 09:30-10:00 e fa freddo: devo di nuovo mettere
vestiti tagliavento. Per scendere ci sono due possibilità:
- una mulattiera in alto, stretta e non
tanto attraente per me,
- una pista facile (dove camminava
l'asino ieri sera) che raggiunge la strada carrozzabile.
Scelta molto facile per me e scendo
facilmente fino a raggiungere la pista difficile all ovile chiamate
“le Coeur”
Da li no e più strada larga ma pista
stretta che diventa veramente pericolosa nelle discese dove se
scivola facilmente, una caduta sarebbe proprio la fine della strada
(al senso proprio e figurato!). Piano piano si sorpassa la parte
difficile e se raggiunge una bella pista che scende fino a Bourg St
Pierre.
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gran Combin |
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interno della cabane de Mille |
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gran Combin |
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aiguilles du Tour |
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le tour noir |
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tratto pericoloso |
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inizio della pista buona |
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girare a destra |
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valle de Bourg St Pierre |
Da Bourg St Pierre l'itinerario
passa sotto la diga del lago di Toules, lo che non mi piace e me
sbrigo di guadagnare quota, non ci sono ragione che la diga si rompe
ma non mi piace il posto! Raggiung0 il livello del lago e proseguo
lungo il bordo del lago su una pista facile dove raccolgo lampone.
Alla fine del lago la pista sale rapidamente e devo spingere/portare
la bici. Segue una lunga salita su mulattiera non sempre pedalabile
fino al passo del Gran St Bernard che raggiungo alle 13:30. Non si
vedeva la fine de questa salita, e sono contento essere arrivato al
passo dove faccio il pieno d'acqua e mangio un bocconcino.
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diga di Toules |
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selfie mancato |
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lago de Toules |
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strada lungo il lago |
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sentiero lungo il lago |
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lampone, ne ho lasciato alcune |
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salita verso il Gd St Bernard |
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quasi arrivato, si vede il tetto del ristorante al passo |
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difficile di pedalare |
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quasi arrivato |
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ultimi metri |
La discesa inizia sull'asfalto fino a
una casa rosa, circa 2-3 km sotto il passo, dove se gira a sinistra
per una discesa divertente a fianco montagna senza pericolo. Cosi
raggiungo St Remy e arrivo a Etroubles sulla strada principale. Alle
14:45 sto alla macchina , carico la bici e parto subito perché
rimangono ancora 7 ore di strada per arrivare a casa.
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lago sotto il passo |
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kitsch ma non posso resistere! |
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a sinistra a fianco montagna la pista che porta a St Remy |
Commenti
Era la mia prima
uscita MTB in alta quota. Paesaggi magnifici sotto il sole, sotto la
pioggia questo giro sarebbe stato molto meno gradevole, forze anche
pericoloso.
Molto probabilmente rimanera la
mia unica uscita di questo tipo:
- Ho spinto la bici forse 30 % del
tempo ogni giorno, o il fondo e buono ma non posso più pedalare cosi
a lungo, oppure la pista e troppo stretta, troppo tecnica o
pericolosa visto le mie competenze. Non e più MTB, diventa trekking!
- Mia bici e buona ma con una grossa
bottiglia d'acqua sul telaio non si può portarla negli passaggi
difficili e spingerla su sentieri stretti diventa rapidamente
fastidioso.
- La salita alla finestra di Durand il
primo giorno mi ha veramente stancato, e ogni sera all' arrivo al
rifugio non avrei potuto continuare per molto tempo. Credevo che le
uscite che faccio con gli amici di Massa Martana erano un allenamento
sufficiente, ma non era il caso. MTB in alta quota necessita potenza,
resistenza e tecnica ben sopra le mie competenze.
- La grinta ci vuole ma non basta.
Informazione:
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La bici con il pieno d'acqua , attrezzature per riparazione, etc.:
16,5 kg, non e stato un problema ma più leggera sarebbe stato più
facile per spingere/portare.
- Lo zaino con picnic, 750 cl d'acqua
e pochi vestiti: 4,5 kg: non mi dato nessun fastidio.
- Io: 84 kg all'inizio, 82 all'arrivo!
- Avevo le carte italiane del IGC Nos.
4 e 5 al 1/50,000. non servono a niente, si vuole le carte al
1/25,000 per essere utile.
- Le piste sono ben segnalate